INFO ANPEQ - CONSIDERAZIONI SU GIORNATE DI STUDIO INTERASSOCIATIVO SVOLTE A ROMA - FRANCESCO CAMPANELLA, DAL LETTO DI POSITIVITA' AL COVID

 

Gentili Soci,

trasmettiamo di seguito la lettera a cuore aperto  che ci ha inoltrato l'amico Francesco Campanella . Lo ringraziamo e condividiamo.

 

Cordiali saluti,

Samantha Cornacchia - Segretario ANPEQ

 

"DAL MIO LETTO DI POSITIVITÀ AL COVID LASCIO A TE QUESTE POCHE RIGHE. VALORIZZALE COME VUOI. CIAO PIERO.

Le giornate di studio di metà ottobre sono state occasione nella quale vivido e di grande respiro si è percepito il ruolo delle grandi associazioni italiane che si occupano di radioprotezione.
 
Presso le sedi milanese e romana dell Eni, all'interno di in programma scientifico in simultanea gestito con grande sapienza tecnologica, l'associazione italiana di radioprotezione (AIRP), l'associazione italiana di radioprotezione medica (AIRM), e l'associazione nazionale professionale degli esperti qualificati (ANPEQ), hanno congiuntamente consentito lo svilupparsi di una "due giorni" alla quale hanno partecipato a distanza più di 800 discenti al giorno, dedicata alla presentazione ed alla discussione in merito al nuovo decreto legislativo 101/20 entrato in vigore il 27 agosto ultimo scorso.
 
Il covid ha condizionato ma non ha compromesso il buon esito di un evento che si è rivelato di grande interesse per tutti coloro che hanno avuto modo di fruirne.
Non ritengo così utile in queste poche righe entrare nel dettaglio delle discussioni scientifiche che si sono succedute, ben cadenzate comunque tra i diversi argomenti che nel nuovo decreto stanno catturando il nostro interesse, spingendoci a confronti che dureranno per settimane, se non per mesi. Il decreto legislativo 101 è un testo epocale, che si pone quale testo unico normativo di riferimento per la comunità radioprotezionistica nazionale, e credo che siano inevitabilmente molti i punti oscuri, o comunque di non immediata comprensione, sui quali potremo dibattere a lungo. Logicamente, nelle giornate interassociativa di Eni, poche sono state le domande risolte rispetto ai punti dubbi rimasti insoluti, un po' perché e ancora fisiologicamente presto, ed un po perché alcuni dubbi vanno ancora maturati ed affrontati con un minimo di matura riflessione. Il pregio più grande di questa manifestazione è però stato quello di avere ricreato uno spirito condiviso nella famiglia della radioprotezione italiana, un momento di comunione che ha rotto l'isolazionismo da covid e ci ha fatto risentire gruppo, comunità, tribù. Aver percepito autorità competenti che si sono messe al livello dell'utenza, e non sullo scranno di un piedistallo, avere sperimentato la disponibilita di docenti e relatori che hanno dato corpo alle domande della platea virtuale che li circondava, insomma.....tutto ha contribuito a farci sentire uniti, vicini nel dubbio e nelle certezze di una norma che sicuramente non ci risulterà ancora chiara, ma di fronte alla quale ora sappiamo che non saremo soli, con la forza del dubbio alla quale potrà accompagnarsi il conforto delle istituzioni che in queste due giornate si sono fatte sentire dalla nostra parte.
 
Eravamo tanti, abbiamo lavorato insieme, abbiamo ottenuto un grande risultato. Peccato non fossimo tutti, ma gli assenti hanno sempre torto: a loro non potranno bastare le prerogative di legge per risultare autorevoli agli occhi della comunità con la quale oggi hanno mancato una grande occasione di confronto, a loro insomma....la prossima mossa. Noi tutti ci siamo e ci saremo sempre."